...a tutti voi perché scegliate la pace...

martedì 29 luglio 2008

aggiornamenti...

Come molti di voi ben sanno, io e Ste ormai conviviamo da ben 3 mesi e qualche giorno. Oltre a essere estremamente stupiti del fatto che ci troviamo in gran sintonia, siamo strafelici perchè le cose vanno meglio di quanto ci aspettassimo. Ste è un ottimo "compagno di viaggio" e non smetterò mai di ringraziarlo perché oltre ad aiutarmi nelle varie faccende domestiche, va a fare la spesa (cosa che io odio) e mi coccola sempre. Non posso per niente lamentarmi!!!!
Ari invece è una perfetta padrona della casa, cucina benissimo, è avventurosa, divertente e simpatica. Siamo sempre insieme, facciamo un sacco di giri e cose interessanti.
Cosa posso volere di più?!?!?!?
Ma soprattutto ha fatto per me alcune cose importantissime come sopportare il mio contenitore di formaggio nel frigo!
Insieme siamo due Animaletti, no volevamo dire, Anime Felici!

domenica 27 luglio 2008

Un pasto nel passato

Volete passare una serata veramente indimenticabile??? Volete tornare indietro col tempo all’età medioevale??? Ormai dovete aspettare l’anno prossimo perché ogni anno nel mese di Luglio a GIUSTENICE, un paesino di 950 anime sopra Pietra Ligure, si svolge la CENA MEDIOEVALE proprio nella piazza S. Michele in centro paese.
La colubrinaLa tavola in piazzaSpettacolo di sbandieratori
Tutti i paesani sono vestiti con abiti dell’epoca medioevale. Ci sono i popolani, i gendarmi, il prete, il boia, i menestrelli, i musici, le guardie…. In men che non si dica ci ritroviamo catapultati nel ‘400. Tutto si ferma, si ritorna ai ritmi naturali e si dimentica l’assillo nevrotico delle megalopoli. Questa manifestazione nasce nel 1972 e tutt’ora attira centinaia di persone per la sua particolarità e bellezza. La piazza è addobbata a festa. I tavoli, arricchiti di fiori, candele e stoviglie tutte in coccio o terracotta, seguono il perimetro della piazza e guardano tutti verso il centro dove si esibiranno gli artisti mentre consumiamo la cena.
Una volta costatato che la prenotazione era a posto, veniamo annunciati dal banditore che ci racconterà poi varie curiosità dell’epoca medioevale. Dal microfono annuncia: “Messere Stefano e Madonna Arianna”. Agitatissimi e emozionati veniamo accompagnati da una dama e da un cavaliere al nostro posto.
E lo spettacolo al calar del sole ….inizia.
Inizialmente ci spiegano la “lista de tutte le cosse che se manzano”, anche perché sulla lista è tutto in dialetto e non ci saremmo mai arrivati. Comunque erano ben 6 antipasti 2 primi, 2 secondi, dolce e amaro oltre che vino bianco o rosso a volontà. Tutto di derivazione quattrocentesca.
i paesani al serviziomangiafuocogli spadaccini
Poi con il colpo di colubrina (un cannoncino medioevale), fortissimo, ci inizia allo spettacolo. Sbandieratori, menestrelli, spadaccini, animano la nostra cena coinvolgendo il pubblico. Tra una portata e un’altra, le popolane passano a chiederti se vuoi pane, da bere e qualsiasi cosa ti serva.
La cena era buonissima, e se chiedevi il bis non facevano storie. Siamo tornati veramente pienissimi. Intanto gli spettacoli lasciavano con la bocca aperta, soprattutto Stefano.Gli sbandieratori erano bravissimi, i giullari facevano veramente morire dal ridere; c’era il mangiafuoco, l’equilibrista, il lancia pugnali (in verità ha fatto tutto il bravissimo Nadir, il giullare giocoliere).
servi e castellaneParata di armigeri
La serata è passata velocissimamente. Che bello che è stato!!! Una delle serate più belle della mia vita. Alla fine ti viene dato un attestato di partecipazione individuale, oltre che una rosa e un ramoscello di ginepro.
Un’esperienza veramente coinvolgente. C’è stato un attimo in cui ci siamo sentiti proprio dei cortigiani a tavola. Speriamo di poter partecipare anche l’anno prossimo, magari Io vestita con uno svolazzante vestito da principessa e Stefano in armatura! Ricordate... bisogna prenotare un mesetto prima!!! Ciao ciao

venerdì 25 luglio 2008

A spasso per la Liguria

Venerdì 25 luglio eravamo a Loano. Il tempo non prometteva niente di buono; allora spinti dalla curiosità di visitare nuovi posti, abbiamo deciso di farci un bel giretto per i paesini dell'entroterra ligure. Siccome l'anno precedente abbiamo vagabondato sulle colline intorno a Pietra ligure, quest'anno ci siamo spostati oltre SanRemo, sopra Ventimiglia.ponte di Dolceacqua
Visitiamo quindi Dolceacqua.
Un paesino veramente molto carino, ricco di viette caratteristiche. Nella metà del Quattrocento la crescita dell’abitato, che aveva fatto del percorso di via Castello il principale asse viario urbano, portava alla creazione del nuovo quartiere del Borgo, al di là del torrente Nervia; i due nuclei vennero collegati da un elegante ponte a schiena d’asino a un solo arco di 33 metri di luce. Il ponte, che Claude Monet dipinse nel 1884, definendolo “un gioiello di leggerezza”, insieme al grappolo di case della Terra e al sovrastante castello dei Doria rappresenta una delle più pittoresche e celebri visioni dell’entroterra ligure.
Apricale focaccia in piazza
Lasciato questo splendido paesino, ci dirigiamo verso un altro paese che le guide consigliano di vedere: Apricale. Dalla strada impervia ma deserta lo scenografico aspetto dell'abitato, ci lascia a bocca aperta. Una sinuosa cascata di antiche case di pietra sulla dorsale di un erto pendio dominato dal Castello. Poi in realtà girando per le viettine ci accorgiamo che è una città semi abbandonata, sporca e piena di gatti e dei loro bisogni.
Il paese conserva intatta l'atmosfera medievale, con il nucleo originario alto sul colle, con il Castello, la chiesa parrocchiale e le case disposte a gironi concentrici. La piazzetta è carina ma sporca per una manifestazione del giorno prima. Povero paesino. Così maltrattato. Ce ne andiamo un po' delusi.chiesa diroccata di Bajardo
Facciamo una breve sosta a Bajardo un piccolo paesino immerso nella nebbia come la strada tutta curve e irregolare per arrivarci...che paura! Visitiamo velocemente la chiesa di S. Nicolò (quello che ne rimane). Il centro storico esiste fin dal primo millennio a.C. quando fu un importante luogo di culto per i Druidi - sacerdoti celti - dove sono tuttora presenti alcuni obelischi di pietra. Inizia a piovigginare. panorama di BussanaUltima tappa. Ero curiosa di andare a vedere il "paese delgi artisti"; Bussana Vecchia una frazione collinare del Comune di Sanremo. Ho sentito molto parlare di questo paesino. Un paese distrutto dal terremoto più di un secolo fa nel 1887, abbandonato dai suoi abitanti e ricostruito più a valle; rinato negli anni Sessanta quando un gruppo di artisti lo scelse come luogo del proprio lavoro. Attualmente gli artisti, in silenzio, continuano a lavorare nelle sue vie e nelle sue piazze fra gli antichi ruderi, e turisti di tutto il mondo arrivano a cercare di capire i segreti di questo paese in quella bellissima ambientazione da borgo medioevale.
A Ste non è piaciuto molto..."troppi figli dei fiori". Alla fine era carino, caratteristico ma gli artisti...come fanno a campare????? Torniamo a casa contenti e rilassati.

domenica 20 luglio 2008

Onda su onda (tutte su di noi)

Domanda: dovete festeggiare il vostro compleanno, in compagnia di un gruppo di amici, nel modo più divertente, coinvolgente, avventuroso e indimenticabile; cosa fate?
La mia risposta: RAFTING.

Un'esperienza INCREDIBILE che veramente può saldare le amicizie e creare una squadra affiatata; i protagonisti, i soliti temerari Diego e Stefano from Melzo, Io e la Pimpa, Vale e Cristian.
Giusto giusto 6 persone, tante quante ne entrano sul gommone da rafting; 6 più la guida, Mario, un portoricano simpatico ed eccentrico.
La giornata inizia con il ritrovo del gruppo, la partenza da casa e, sorpresa, il casello dell'autostrada chiuso! Non vi racconto le disavventure per raggiungere l'autostrada tra coda in provinciale, svincoli chiusi ed una gara di ciclisti, con relativa circolazione deviata o ferma!
Arriviamo in val D'Aosta in ritardo rispetto al programma ma i gentilissimi dell'organizzazione ci spostano al turno successivo dopo averli avvisati.
Dopo l'attesa, alle 15, facciamo il briefing teorico e ci vestiamo con le tutine ed il casco di protezione: ecco i 6 power ranger della Brianza pronti a partire.
Mettiamo il gommone nel freddo fiume. Mario, con il suo caschetto da polo ci da i comandi per remare. Cerchiamo di remare in sincronia ma spesso ci cozziamo l'un l'altro. Poi ecco la prima onda grossa e... SPLASH. Giudicate voi.


Arriviamo ad una zona di acque calme, portiamo in secco i gommoni e ci spostiamo con pulmini fino ad un ponte. Qui caliamo i gommoni nelle strette e tortuose gole di Arvie, proseguendo verso la conclusione del percorso.
Durante tutto il giro ci laviamo completamente ma il divertimento è tanto e tanta è la fatica di pagaiare. Ad uno dei salti più cattivi Stefano che era davanti, si sbilancia e finisce in acqua, restando per fortuna ancorato con i piedi alle fibbie. Un bello spavento ed un po' di acqua in faccia, ma nulla di grave.
Alla fine torniamo stanchi ed eccitati alla base. Una bella doccia calda e poi provo a parlare con Emanuele, il capo della banda. Provo a spuntare uno sconto compleanno ed invece ottengo una bottiglia di ottimo vino amabile locale con cui facciamo un rinfrancante aperitivo con i buonissimi cantuccini fatti da Diego.
Che giornata. Non la scorderò di certo. Ringrazio tutti i compagni di remo e la compagnia di Rafting.it

martedì 15 luglio 2008

Alla faccia di Tarzàn

Domenica, giorno del riposo.... Certo la mattina ci siamo rilassati, abbiamo fatto la nostra super colazione ed un bel pranzetto, ma nel pomeriggio ci ritroviamo con i compagni d'avventura e ci prepariamo per il Jungle Rider park; un emozionante gioco a 15 metri dal suolo sulla cima degli alberi.
Partecipanti: Io e la Pimpa, Marcello "Facciamo Due Giri", Diego "No Doubt", Ste "il Gigante Buono" e Leo "Macchimmelafattofare".
Destinazione il Ghisallo, con relative nubi da temporale. Siamo stati fortunati sul versante acqua, perché non l'abbiamo presa. In compenso però... Percorso Uragano! Il più difficile.
Ci guardiamo per aria, eccitati all'idea del percorso e dopo il briefing, attacchiamo la scaletta e la prima carrucolata, 30 metri attaccati al cavo!
Poi ponti di corda, passerelle ed infine la parte difficile del percorso. Prima un passaggio con due file di tronchetti paralleli appesi per le estremità, poi un percorso fatto di staffe per i piedi appesi a corde ed infine il passaggio Uomo Ragno! Questo ve lo descrivo bene: da una piattaforma si prende una liana, ci si lancia nel vuoto per arrivare fino ad una ragnatela di corda a cui aggrapparsi per risalire.
Parco Avventura con Amici

Saltare nel vuoto con la liana dà un po' timore; esitiamo tutti tranne Diego, che ce lo ritroviamo già all'arrivo senza che lo vediamo partire. Noi tutti due ore per attaccarsi e lanciarsi, lui, TRUK ed era già di là!
L'Ari invece non ha avuto altrettanta fortuna: mancando la presa della rete, penzolava tra i due alberi.
Alla fine come meritato premio, ci concediamo la cena al ristorante Baita Belvedere. Un nome che è un programma, dato che si domina dall'alto il lago proprio sopra a Bellagio, in un incantevole vista, sia dei monti che della polenta!