...a tutti voi perché scegliate la pace...

martedì 8 dicembre 2009

Buio che più Buio non si può

Cosa si prova ad essere ciechi? Cosa si vede nel buio più completo? Cosa si sente?
Era da tanto che volevamo andare a vedere a Milano la mostra ormai stabile del "Dialogo nel buio". Io, Ari e Silvia ci siamo avventurati così in questa nuova esperienza.
Non vi racconto come si svolge il giro, così se qualcuno vuol provare, non si perde nessuna sorpresa.
Vi dico solo che è proprio un dialogo, tra i partecipanti e la guida, tra i partecipanti stessi e se ci fosse un momento di pausa, anche con se stessi e le proprie sensazioni.
Perché è vero che senza vista, gli altri sensi si acuiscono ed è possibile visualizzare il mondo circostante solo con l'udito, il tatto, la sensazione spaziale.
Sì però restiamo sempre legati alla vista e compensiamo il buio con l'immaginazione. Proprio non riusciamo a farne a meno; noi che vediamo, ovviamente.

mercoledì 25 novembre 2009

Il delitto è servito

Domenica scorsa siamo stati a Milano (ooohh siamo usciti dalla provincia e siamo andati nella grande città!) a pranzo, presso il ristorante Maison Espana. Abbiamo sfruttato il buono della Smart Box che la cara Vale ci ha regalato (a natale dell'anno scorso...) per partecipare ad un "Brunch con Delitto".
Ad aspettarci c'era un bel buffet di specialità spagnoleggianti, compresa paella e carne salada, 150 persone ed una signora animatrice che teneva banco raccontando una storia basata su un libro di Agatha Christie. Ci ha narrato di un delitto, con l'aiuto di qualche "attore" improvvisato, scelto tra il pubblico pagante e mangiante, per meglio rappresentare le scenette dei vari capitoli del racconto.
Io sono stato scelto per fare il maestro di tennis, mentre Ari è diventata una delle ballerine del corpo di ballo (aiuto).
Dopo aver interagito con la trama e con gli altri personaggi, abbiamo potuto andare noi al buffet; alla fine abbiamo partecipato solo al primo capitolo, poi le vicende dell'Hotel Majestic e delle persone che lo frequentano sono andate avanti fino al drammatico finale: la polizia viene avvisata di un incedio alla cava ed un gruppo di ragazzi interpreta LE FIAMME (in piedi sulle sedie, agitando le braccia).
Dovevamo indovinare titolo del libro, colpevole dell'omicidio di una delle ballerine ed il movente.
Non è mica saltato fuori che l'assassino era proprio il maestro di tennis, cioè io?!?! Il mascalzone se la faceva pure con la cugina della ballerina... Adesso l'Ari mi picchia!
È stato molto divertente e lo consigliamo a tutti, sopratutto se si partecipa in compagnia.
Sito di Delitti&Delitti.

venerdì 25 settembre 2009

E’ tempo di cambiamenti…. Qualcuno ha tagliato i capelli….Sei bello sempre…anzi di più.
(Grazie pupetta. Ti voglio tanto bene anche io).

mercoledì 23 settembre 2009

Gita in moto

Domenica. Si sa che non riusciamo a stare fermi un attimo. Che ne dici se andiamo sul lago maggiore??? Ok. E’ tanto che volevamo andare a visitare l’Eremo di S. Caterina del Sasso . Avevamo visto la foto anni e anni fa a Cadorna durante un’esposizione di foto e ci aveva colpito e quindi….PUF….eccoci qui. Dopo un sacco di scalettine arriviamo.


L’eremo abbarbicato sulla roccia a strapiombo in uno dei punti più profondi del Verbano è un complesso monastico di tre edifici risalenti ai secoli XIII-XIV. Fu fondato dal Beato Alberto Besozzi di Arolo che fece un voto a S. Caterina d'Alessandria durante un naufragio e che si ritirò qui in una grotta per 35 anni a condurre vita eremitica. Dal 1970 l’ Eremo è proprietà della Provincia di Varese. Dal 1986 al 1996 è stato retto da una comunità Domenicana, oggi è passato agli Oblati Benedettini. E’ un luogo suggestivo e molto silenzioso. Perché però la maggior parte dei turisti incontrati erano stranieri??? Gli italiani hanno delle meraviglie vicino casa e non lo sanno. Che peccato. Dal piccolissimo porticciolo prendiamo il traghetto che ci porta a Stresa.

E' un centro di rilievo turistico internazionale, al centro del Lago Maggiore, in una posizione panoramica e pittoresca, proprio di fronte alle Isole Borromee (prossima tappa in primavera). Infatti ci sono degli hotel veramente giganteschi e in stile inglese. Siamo rimasti veramente abbagliati dalla loro bellezza e dal loro sfarzo. Dopo aver fatto un breve giretto per il centro, dopo aver mangiato il nostro gelato, siamo giunti alla conclusione che Stresa non ci piace un granchè. Riprendiamo l’ultimo traghetto per l’Eremo e torniamo verso casa.

domenica 13 settembre 2009


L'evento del 2010 è in via di preparazione: ARI & STE SI SPOSANO!

Il momento è quello giusto e siamo pronti per aggiungere quel 10% che mancava alla nostra già perfetta vita di coppia (ora c'è anche la piccola Cleo).

La data fissata è il 22 MAGGIO. Il luogo: per ora segreto. Adesso siamo tutti presi dall'emozione e soprattutto dai preparativi: chiesa, corso fidanzati, catering, fiori, bomboniere, centrotavola, allestimenti, fotografi, anelli...

Vi aggiorneremo sugli sviluppi del piano.

AUGURI A NOI!!!

martedì 8 settembre 2009

È arrivata Cleo!


Sabato scorso è arrivata in casa nostra la piccola Cleo, un'amorevole trovatella che si è subito integrata in famiglia.
La piccola sembrava spaventata al negozio di animali, ma adesso è già diventata la padrona della casa; stanotte si è scatenata, correndo per tutta la casa, assalendo i miei piedi e giocando con tappeti, palline e ciabatte.
Però la ruffianella è anche tanto affettuosa: dopo aver giocato tanto, si è accucciata a dormire vicino a noi (anche SOPRA di noi).
Siamo sicuri che ci farai passare tanti bellissimi momenti. BENVENUTA!

lunedì 17 agosto 2009

Ferragosto

Tutti sanno che io e Ste siamo una coppia un po’ inusuale. Infatti questo ferragosto abbiamo fatto festa separatamente. Io in montagna con Vale e lui a Loano con i suoi amici. Era ora che stavo un po’ sola con la mia amichetta. Ci vediamo talmente poco che quando siamo insieme ci asssciiughiamo per ore e ore. Io ho raggiunto dopo il lavoro Vale a Piateda in provincia di Sondrio. Ma, la mattina, dopo aver salutato la sua tenerissima nonna di Vale, siamo andate alle Piane dove Wilama e il Giancarlo ci aspettavano. Che bello.

Stavo veramente benissimo. Abbiamo passato la giornata prima a raccogliere funghi… abbiamo trovato 2 porcini e tante gallinelle, poi a raccogliere mirtilli. (Quando sono tornata a casa ho fatto 2 torte). La sera c’era il mega falò in mezzo al pratone con vino, frittelline e canti da alpini ubriaconi. E’ stato tanto bello. Poi con le pile torniamo alla baita, sotto le stelle luminosissime. Che belloooo!!!!! Devo ringraziare prima di tutto la Wilma che è sempre spettacolare con me e poi la Vale che ora che siamo prese sempre dal lavoro riusciamo a vederci sempre meno ma che quando ci rivediamo è sempre festa. Grazie

Bubi tu cosa hai fatto???

(Io sono andato a Loano ed ho incontrato Duccio, Marco e AlePapa con Claudio. Abbiamo fatto la grigliata, siamo andati a ballare, LORO hanno rimorchiato ed io ho fatto il bravo bambino).

lunedì 10 agosto 2009

Ferie

Come ben sapete io e lo Stefino le ferie estive le usiamo per cazzeggiare e riposarci. Siamo andati in Provenza a giugno e quindi le nostre ferie di Luglio e Agosto le abbiamo passate a Loano, dove ci siamo pienamente gongolati al sole e ci siamo abbuffati nelle varie sagre. Naturalmente non potevamo mancare alla cena medioevale di Giustenice, sempre bella e emozionante. E inoltre abbiamo sentito cantare Davide Van de sfroos in un tributo a De Andrè. Moooollto bello.

Lasciato il mare, ci siamo spostati in Valtellina dove la nonna Linda e il nonno Gigi ci attendevano. Anche qui ci siamo riposati ma anche ci siamo ammazzati per le montagne. Ci hanno raggiunto i genitori dello Stefino con la Mariarosa e siamo andati a dormire al rifugio Gianetti. Per arrivare su ci vogliono almeno 3 ore di cammino, ovviamente tutto in salita sotto il sole. Stremati eravamo contentissimi.




La sera alle 21 tutti a letto perché lo Ste con il suo papà e la Mariarosa dovevano andare ad arrampicare sul pizzo Badile (m.3308), ma questo ve lo racconterà lui. La notte l’ho passata in bianco. Alle 5 Ste e gli altri si preparano per andare. Io e la mamma dello Ste saremmo scese in Val Masino più tardi…ma con molta calma e facendo tappa al Piano del Porcellizzo (m.1899) a riposarci e a prendere il sole.




Il ritrovo di tutti era alle 17.30 ai bagni di Masino. Vi dico solo che sono arrivati alle 21. Ero veramente preoccupata!!!! Ma tutto è finito per il meglio ed è difficile descrivere il faccino dello Stefino stanchissimo e incazzatissimo. Poveriiinooo. Per il resto è andato tutto a meraviglia.


L’ultimo giorno di ferie siamo andati in Val d’Aosta a visitare il forte di Bard… spettacolare e la fiera La Foire d’ètè dove c’era la fiera della produzione artigianale valdostana. Il forte (http://www.fortedibard.it/) invece, è un'imponente opera di sbarramento, eretta all'imbocco della Valle d'Aosta. La fortezza sabauda occupa interamente lo strategico sperone roccioso che sbarra l'accesso attraverso la valle. L'attuale fortificazione venne costruita tra il 1830 e il 1838 sulle rovine di un precedente castello, distrutto nel 1800 dalle truppe di Napoleone.



Al suo interno si può visitare il Museo delle Alpi che descrive, con l'ausilio di moderni audiovisivi, gli aspetti geologici, naturalistici, geografici, storici, antropologici delle Alpi, le montagne per antonomasia. Ho passato delle bellissime ferie grazie al mio Pangu. Ti voglio tanto bene.

lunedì 27 luglio 2009

Augurissimi a mamma Eliana e papà bambino Federico. E’ nato Riccardo. Speriamo prenda dal papà perché la mamma è una matta scatenata… Un abbraccio.

martedì 9 giugno 2009

w la Provance

Siamo a Maggio e come ogni anno io e Stefino, facciamo il nostro viaggio culturale! Siamo andati in Provenza.
Partiamo sotto un cielo nuvoloso... direzione AIX EN PROVANCE. Decidiamo dopo la frontiera di fare una breve sosta in un grazioso paesino: ST. PAUL DE VANCE. Questo villaggio su uno sperone di roccia, raccolto da una cerchia di bastioni, è molto suggestivo e incredibilmente pittoresco. Ha al suo interno tantissime viettine affiancate da botteghe di vari artigiani e artisti. Gironzoliamo un po' e poi ci fermiamo a guardare i giocatori di bocce appena fuori le mura. Molto carino.
Proseguiamo il nostro viaggio. Arrivati a Aix, il “paesaggio” cambia. È una cittadina molto caotica, ricca di bar e ristoranti soprattutto lungo corso Mirabeau. Una cosa della Francia che ci ha molto infastidito è che si paga tutto... parcheggi, autostrada (ogni 10 km bisognava fermarsi e mettere le monetine) anche l'aria che respiri... L'ufficio turistico ci ha prenotato una stanza in una “bettola”. Se vi capita di andare non pernottate all'hotel DES ARTS (45 euro). Purtroppo i B&B a differenza di tutto il mondo qui costano uno sproposito, quindi bisogna ricorrere ai cari vecchi hotel. L'unico ricordo piacevole è l'entrecote buonissima che ho divorato la sera a cena.

18 MAGGIO '09

Prossima tappa: ARLES. Questa cittadina ci è piaciuta molto. Il centro storico è ricco di viuzze con impianti medioevali, arricchiti dal teatro romano e dalla fantastica Arena. È la cittadina con più monumenti antichi romani dopo Roma. È anche la cittadina più ispanica perché si allevano i tori per fare le corride negli anfiteatri e per mangiarli. Abbiamo preso una stanza per 2 gg in un graziosissimo hotel (Regence) in riva al fiume Rodano che passa imponente e divide la città. Il pomeriggio visitiamo AIGUES MORTES (Acque Morte). Circondata da sei torri e dieci porte che si avvicendano lungo la magnifica cinta dei bastioni, è perfettamente conservata. Il nome deriva dal paesaggio paludoso che la circondava: ora è sostituito da pianure ed acqua dove si raffina il sale. È bello passeggiare con il mio burro per antiche e seducenti strade, ma ricche di turisti. Lì ho mangiato lo spezzatino di toro... buonissimo!!!

19 MAGGIO '09

La CAMARGUE. Uno dei giorni più belli che io abbia mai passato. Il fiume Rodano si apre a ventaglio in un enorme delta, dove le acque del fiume e del mare si fondono e formano un affascinante zona paludosa. Noleggiamo le bici che ci accompagneranno per 15 km nella natura verso ST MARIE DE LA MER. Sotto il sole cocente, rimaniamo affascinati dalla grande quantità e varietà di uccelli che ci circondano. Ma soprattutto rimaniamo ammaliati dalla bellezza dei fenicotteri rosa. Facciamo un sacco di foto. Il terreno è ricco di stagni salati e canali. Nei recinti si vedono mandrie brade di tori neri della Camargue; e sparsi nella pianura ci sono cavalli bianchi che mangiano. (Ma dove sono i famosi mandriani????). Arriviamo a St. Marie de la mer dove ci fermiamo a mangiare all'ombra e guardare il mare. Il 24 maggio in questo paese si festeggia Santa Sara. Per questa occasione tutti i gitani, zingari ecc... si ritrovano per fare una gran festa. Infatti, ci siamo inoltrati nel paese ma non riuscivamo a camminare perché le zingare continuavano a fermarmi per darmi delle medagliette o degli orecchini. La visita è stata breve. Prendiamo le nostre bici e torniamo indietro. Molto stanchi decidiamo comunque di vedere il lato est della Camargue in auto. Visitiamo le bianche saline di GIRAUD. La strada era molto bella, con punti dove fermare l'auto e vedere il bellissimo panorama che offriva la natura circostante. Ci è piaciuto veramente tantissimo.

20 MAGGIO '09

Oggi decidiamo di rilassaci. Ma con lo Ste è un po' difficile. Siamo due instancabili curiosoni!! Andiamo al grande mercato di Arles. Compriamo un po' di cosette e ci dirigiamo a NIMES. Ma io e lo Stefino siamo allergici al caos. Quindi visitiamo solo il monumento principale: les Arenas costruita nell'80 d.C. Era destinata ai combattimenti tra animali, tra gladiatori e corride. Poteva ospitare 23.000 spettatori. Era veramente bella e abbiamo girovagato volentieri con le nostre audio-guide comodissime. Usciamo ma... l'auto dove l'abbiamo parcheggiata???? Non trovavamo più la macchina! Ci ricordavamo solo un poster con la Bellucci e una rimessa di treni. Le viette ci sembravano tutte uguali. Abbiamo passato un'ora a fare e rifare tutte le stradine, ma nulla. Finché abbiamo descritto a un paesano, in un misto di italiano, inglese, brianzolo e francese cosa ci ricordavamo. Menomale che ha capito e ha accompagnato Ste. Che nervoso... la mia auto non ha neanche un mese di vita! Più rilassati scappiamo da Nimes per rifugiarci a UZES, un paesino consigliato dal nostro albergatore di Arles. Con una gran quantità di piccole e caratteristiche stradine, piazze e palazzi in pietra chiara, arriviamo alla splendida Piazza delle Erbe dove mangiamo circondati dai bellissimi portici gremiti di gente che discute e dai bambini che giocano a ridosso della fontana centrale. Le lucine sui platani creavano un'atmosfera veramente magica e inusuale.

21 MAGGIO '09

Il giorno dopo ci alziamo e andiamo al bar vicino alla piazza principale. Il paese era in movimento. Vari artisti avevano esposto i loro quadri nella piazza e nelle viette (ma qui la gente non lavora???). Prendiamo il vino da un produttore locale e andiamo verso il famoso PONT DU GARD. Questo ponte in realtà è un acquedotto che era lungo 50 km e serviva a collegare Uzes a Nimes con 20 milioni di litri d'acqua al giorno. Risale alla metà del I secolo d.C. Sopravvive in condizioni quasi intatte. Si paga 5 euro lasciare per l'auto e per entrare a vedere il ponte. Sotto sulle rive del fiume ci sono molte persone che prendono il sole e fanno il bagno. Noi siamo saliti su ed è veramente possente. Chissà come gli antichi romani hanno fatto a costruirlo. Ci fermiamo li a mangiare (baguette e salame) e poi Andiamo ad AVIGNONE. Imponenti mura circondano questa cittadina. Riusciamo, nonostante l'ora tarda a entrare a visitare l'imponente Palazzo dei Papi, che sembra più una fortezza. Abbiamo girato per numerose stanze ma a parte la grandezza e alcuni dettagli, il resto era tutto un po' da immaginare. I papi scissionisti restarono in questa sede staccata dal Vaticano per 100 anni circa (1309-1403). Il papato di Avignone fu presto emarginato. Siamo molto stanchi. Il riposo per noi in vacanza non esiste.

22 MAGGIO '09

La mattina finiamo di vedere Avignone. Andiamo sul Pont St-Bénézet che si erge sul Rodano con le sue arcate per metà della sua larghezza (l'altra metà fu spazzata via dalla piena del Fiume nel 1668). Fu costruito inizialmente nel 1177 e rivisto nel 1230. Purtroppo le due cappelline sono state deturpate dai graffiti degli incivili turisti. Mentre camminavamo per il paese ci ferma un ragazzo per chiederci se volevamo fare delle comparse in un documentario sul Palazzo dei Papi. Abbiamo avuto la possibilità di entrare in un chiostro ricco di rose e statue non aperto ai turisti. Siamo finiti anche in TV. Salutiamo Avignone e andiamo a visitare un bellissimo e inaspettato MUSEO della LAVANDA a Courtillon. Ci è piaciuto tantissimo perché la spiegazione era molto dettagliata e molto interessante. Menomale che anche qui c'erano le audio-guide!!! Ci hanno spiegato la distinzione delle piante di lavanda, la coltivazione, la raccolta, la distillazione e molte altre cose. Siamo rimasti molto soddisfatti. Anche se abbiamo lasciato li un capitale nello shop!!! Penultima tappa del nostro viaggio ROUSSILION. Non riuscivamo a trovare da dormire perché il paese è molto piccolo e veramente ricco di turisti che vengono a visitare le impressionanti cave d'ocra. Allora ci spostiamo più in la e finiamo a Saint Saturnin. Per fortuna abbiamo trovato da dormire a casa di una signora molto strana, ma molto simpatica.

23 MAGGIO '09

È l'ultimo giorno. La sera dovremmo essere a Loano. Torniamo a Rousillion questo piccolo paese bellissimo, con le case tutte di arenaria colore rossastro, ocra e gialline. Andiamo a visitare le famose Cave di Ocra. La sabbia è tutta rossa e le striature rossastre delle montagne sono veramente belle. Alcune colline tendono addirittura al viola. La tentazione di portare la sabbia gialla come ricordo a casa è tanta. Ma non si può. Faccio un sacco di foto perché a me tutte le cose colorate e strane mi attirano. E il paese è veramente ricco di angoli pittoreschi!!!!Mangiamo la nostra ultima baguette e andiamo verso GRASSE. Questa cittadina è famosa per la produzione di profumi. È tutta disposta a balconate rivolte verso il mare. Il nostro obiettivo era il Museo Internazionale del Profumo. Anche perché la città lascia un po' a desiderare. Al museo siamo entrati gratis ma senza audio-guide, senza spiegazione scritta in italiano o inglese, con alcune stanze in allestimento, non capivamo nulla. Insomma è stato un grande flop!!! La nostra vacanza termina a Loano. Finalmente ci rilassiamo sui primi ombrelloni in spiaggia. E dormiamo, dormiamo.
Grazie JianMiscel de Nusciatel!!!!

martedì 2 giugno 2009

Due giorni, due ruote

Mi dispiace molto aver lasciato a casa Ari da sola, ma ho approfittato del momento per fare un grasso pieno di km in sella alla mia moto.
L'idea che stavo studiando da tempo era quella di andare a Loano senza passare però dall'autostrada o dalle normali strade principali.
Così, cartina alla mano, ho tirato una linea diritta Carate-Loano. Ne è venuto fuori un bel giro che ha attraversato la pianura, tra i campi coltivati del pavese, fino ad Alessandria.
Da qui ho iniziato a fare un po di curve e coline, su e giù tra viti e splendidi paesaggi agricoli.
Se Duccio fosse stato a casa sarei passato a trovarlo; invece proseguendo fino ad Acqui Terme, ho raggiunto poi la Liguria.
Per l'ultima parte volevo divertirmi facendo il colle del Melogno : ho iniziato a fare un pezzo di strada, incrociando a volte alcune rumorosissime macchine da rally... il sospetto mi è venuto ma quando mi son trovato davanti la protezione civile ho realizzato. STRADA CHIUSA. "Ok da dove passo?" "Beh, le conviene andare a Millesimo e passare da Calizzano" "Ma scusi, io vengo da Carcare. Devo tornare indietro?!? Metter un cartello, no?".
Arrivo a Loano, passo una bella serata in pizzeria con Diana ed amici e poi a nanna presto.
Il giorno dopo men tre i ragazzi dormono, io mi rimetto in sella, faccio il pieno di benzina e focaccia e si parte per il viaggio di ritorno. Stavolta la strada è la Val Trebbia.
Loano-Genova in autostrada, con un vento della madonna, mi costa un bel po' di fatica, dovendo evitare di farsi sbatacchiare nelle altre corsie.
Da Genova seguo le indicazioni per Piacenza ed inizio a farmi le prime curve. Uno sguardo alla strada, uno al tempo che non promette bene. Infatti trovo un po' di pioggia che mi accompagna fino sopra al Passo Penice.
Da lì si scende, si risale sulle colline dei vini Pavesi e Piacentini e poi in pianura; raggiungo stanco la periferia di Milano e da lì la casuccia.
Epilogo della giornata: 2 ore di ronfata dopo una bella doccia calda.
624 km, un bel giro ed un po' di esperienza in più con la moto!

Visualizza Carate-Loano and back in una mappa di dimensioni maggiori

sabato 2 maggio 2009

Francia corta

Ieri, il primo maggio, avremmo dovuto fare la grigliata ma il maltempo dei giorni scorsi ci ha fatto cambiare idea; e così, gita!
Prendiamo la moto, attraversiamo la brianza ed il ponte di Paderno verso Bergamo. Passiamo oltre ed arriviamo nel bresciano vicino al lago d'Iseo.
Un gran bel posto, con un bel fresco e un clima caldo e rilassante. Siamo a Sarnico. Abbiamo la nostra cartina stradale con un percorso che si snoda nella splendida campagna della Franciacorta.
Seguiamo le indicazioni della strada del vino e quelle della guida che ci spingono... nel parcheggio della chiesa, poi prendere la strada che esce tra le rose? Ma il parcheggio è strada chiusa.
Poi bisogna dirigersi verso Provaglio, ma non bisogna andare a Provaglio, bisogna passare oltre l'abitato per raggiungere l'abazia, ma non troppo altrimenti si finisce sulla superstrada, dritti nel traffico dei turisti di Iseo.
Insomma la nostra guida di Dueruote oggi ha un po' toppato: non era molto chiara sulle deviazioni da prendere. Noi però abbiamo gironzolato beati finchè un nuvolone non ci ha raggiunto mentre ci rilasavamo sulle rive del lago.
Abbiamo rinunciato all'ultima parte del percorso, ma ormai era tardi; quindi autostrada e casa.
Un bel giro in mezo alle vigne, il verde e la natura lombarda.

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domenica 26 aprile 2009

Le colline OltrePo'


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Oggi abbiamo festeggiato il nostro primo anno di convivenza! E allora approfittando della festa e del fatto che Ari è a casa, siamo andati in gita. Destinazione scelta a colazione (davanti alle meravigliose e buonissime brioscine fatte dall'Ari) è un itinerario da fare in moto nell'oltrePo' pavese, da Voghera a Stradella passando per diversi comuni.
Prendiamo la moto e partiamo. Un bel pezzo di strada già per arrivare a Pavia, passando di fianco ai navigli pieni di pescatori ed aironi.
Facciamo una breve tappa a Salice Terme, per vedere il parco con gli edifici termali ma soprattutto per sgranchire le gambe.
Ci rimettiamo in cammino e dopo qualche chilometro, la strada si immerge in splendidi panorami verdi sempre più collinosi ed agricoli.
Dopo Varzi iniziamo a salire sulle colline; io inizio a divertirmi un po' con qualche curva ed il panorama è stupendo. Colline verdi, vigne e cascine. Questo è il posto dove vorremmo vivere (ma lo diciamo di quasi tutti i posti che visitiamo).
La tappa successiva: Zavattarello, il paese dei ciabattini, segnalato dalla guida dei Borghi più belli d'Italia.
Il borgo è carino, con le sue casine di pietra. Davvero unico è il castello che domina il promontorio. Bevuto un cappuccino, saliamo al castello per visitarlo.
Alla fine ci rimettiamo in moto per concludere il giro. Attraversiamo altre colline ed altri magnifici paesaggi. Passiamo da paesi dai nomi simpatici come Casa dei gatti e ci godiamo paesaggi e strada (pulita, abbastanza liscia e regolare, con curve sinuose e non molto impegnative).
Scendiamo in pianura, attraversiamo i paesi dei produttori di vino di Stradella, passiamo il ponte di ferro che attraversa la confluenza diPo' e Ticino e da Pavia torniamo a casa.
Mamma mia che male l sedere dopo quasi 290 chilometri. Però abbiamo fatto un giro veramente eccezionale.

lunedì 13 aprile 2009

Gita fuori porta


Pasquetta. Io e il mio Burrino abbiamo tirato fuori il nostro bolide e siamo andati a fare la nostra prima gita in moto dell'anno (che male il sedere...non mi abituerò mai).
Andiamo a Melzo a recuperare il Diego, la Diega e lo Stefano e partiamo verso Castell'arquato un bellissimo paesino medioevale alle porte di Piacenza. Appena arrivati dopo una breve perlustrazione, spinti dalla morsa della fame ci fermiamo in un bar dove ci facciamo fare un piattone di salumi con in mezzo delle focaccine (ghisolini). Poi andiamo a visitare il paesello.


Partendo dal basso, troviamo l'imponente Torrione Farnesiano. Accanto si erige il Palazzo del Duca con l'omonima fontana.
Proseguendo la salita e prendendo la via chiamata "Solata" appare la maestosa Rocca Viscontea. Giunti davanti alla Rocca lo sguardo rimane incantato dalla Piazza Monumentale in cui sono rappresentati i tre poteri del medioevo: il potere religioso (la Collegiata), il potere militare (la Rocca), il potere politico (il Palazzo del podestà).
Saliamo sulla Rocca. Ogni piano ci si fermava ad ascoltare dei ragazzi che ti narravano gli usi e costumi medievali, l'abbigliamento da guerra, le armature ecc.. Alla fine potevi godere del fantastico panorama del paese, visto dalla cima.
Più tardi ci godiamo lo spettacolo di figuranti in costume e armi (e cellulare volante) allestito ai piedi della rocca.
Inizia il brutto tempo, vento e pioggia. Ma al momento della merenda del Dì tutto si rasserena. Menomale che lui pensa sempre ad addolcirci la vita. Ciao ciao.



giovedì 9 aprile 2009

Mi mancherai

E' giunto il momento... ho ritirato la macchina nuova.
Ciao mia piccola MIMI, il tuo cuore lo porto sempre con me!!!!
BBBBRRRUUMMMM

lunedì 23 marzo 2009

Una camminata in Brianza

Ieri pomeriggio ci siamo dati all'esplorazione della campagna dietro la nostra casa. Da tempo ci chiedevamo dove fossero un campanile ed una torre merlata che si vedono oltre ai campi. Abbiamo provato a raggiungerli, ma si trovano al di là del Lambro, che scava una profonda valletta.
Non potendo arrivarci direttamente, siamo scesi lungo il sentiero che porta al fiume; proseguendo siamo arrivati al ponte e siamo risaliti dall'altra parte della costa.
Abbiamo così scoperto la stazione ferroviaria di Carate-Calò. Eccola. Ora sappiamo da dove possiamo partire con il treno, in caso di necessità.
Andiamo avanti, seguiamo la strada che prosegue tra i campi ed i giardini immensi di tenute private che sembrano delle ville vittoriane, con i prati rasati come un campo da golf. Chissà chi ci abita in quelle case.
Finalmente arriviamo fino alla frazione di Rancate di Triuggio: ecco il nostro castello. Lo vedevamo così vicino all'apparenza. Poco distante c'è anche il campanile del santuario della Madonna, uno di quelli che fanno parte del cammino di Sant'Agostino. Purtroppo il castello è una residenza privata e non ci si può entrare; è anche mascherato da alte piante e non è facile da vedere.
Ancora più avanti... arriviamo fino ad Albiate, al ponte del Lambro. Saliamo lungo il ripido sentiero, arriviamo dietro la piazza e da lì direttamente sulla strada sterrata che ci riporta a casa.
Totale: 6,67 km. Un bel allenamento per la prossima settimana, dato che ci aspetta Camogli-San Fruttuoso-Portofino.


p.s. Se qualcuno conosce i proprietari di una casetta apparentemente abbandonata, vicino alla Stazione, ci faccia sapere se vuole vendere. Noi siamo interessati!

domenica 15 marzo 2009

Domenica d'arte

Oggi ci siamo dedicati all'arte: alla mattina abbiamo visitato la mostra a palazzo reale di Milano sui Samurai. Un allestimento di armature ed oggetti di corredo degli antichi guerrieri giapponesi; con esse sono in mostra la cultura, la tradizione, gli ideali di un popolo e di una civiltà durante il proprio lunghissimo medioevo.
A chiudere una sorpresa: come i samurai antichi hanno influenzato i samurai moderni e futuristici (ma non dico di più).
Nel pomeriggio siamo andati a Desio alla sede dei pittori per la premiazione del concorso di pittura sulla tegola. Hanno partecipato l'Ari con una composizione di finestre disegnate in acrilico sulla tegola, appunto, il suo papà con la natura morta e l'amica Anita con un paesaggio.
Indovinate chi vinto? Bravo Tiziano, anzi sig. Priano.

domenica 8 marzo 2009

Pericolo ai Piani di Bobbio

L'Ari ha imparato a sciareeeeeeeeeeeeeeee!!!! Grazie al mio bravissimo insegnante Ste che ha avuto tanta pazienza, devozione, coraggio. Abbiamo fatto 2 uscite e vi assicuro che non è poi così complicato.

Tre cose hanno reso difficile il mio approccio con gli sci:
1) lo skylift dove sono caduta ben due volte in una sola salita;
2) la mia prima pista rossa dove mi sono bloccata dalla paura;
3) rialzarsi con su gli sci...io non sono capace.

A parte questi patatrac, tutto è filato liscio.
Grazie Ste.
Che ne dici se ne riparliamo l'anno prossimo, per favore????

domenica 1 marzo 2009

Sono balato

Uffa. Andiamo al mare tre giorni a rilassarci ed a trovare i nonni e io penso bene di ammalarmi!
Ho passato una notte infernale, correndo in bagno tre volte.
Poi il giorno dopo l'Ari ha guidato fino a casa con me che avevo un occhio aperto ed uno chiuso. Adesso sto qui sotto le coperte al calduccio; bevo la mia medicina e domani speriamo di star meglio
.

mercoledì 25 febbraio 2009

Arriva Ricky

Cara Elia ti facciamo i nostri migliori auguri per la tua gravidanza. Quando me l'hai detto (girando l'arrosto) sono rimasta stupita, sbigottita e molto commossa. Sono contentissima...
Auguro una vita felice e piena d'amore a te e alle altre due pesti (Fe e Ricky).
Ti voglio bene e puoi contare sempre su di me. Ari

lunedì 23 febbraio 2009

La mia piccola Mimi

La mia piccola Mimi va in pensione (o in rottamazione). Sono molto triste. E' stata una grandissima amica di avventure e di lunghi viaggi. Veramente una macchinetta fantastica e magica.

Piangerò quando dovrò lasciarla dal concessionario. Già sono triste ora che la nuova auto non è arrivata, figurati dopo.
L'ho amata tanto anche quando mi ha fatto prendere multe clamorose, mi ha lasciato a piedi, faceva cose strane. Era bellissima. Con un clacson che quando urlava sembrava un tir; con i tergicristallo che quando andavano cantavano; con i freni che fischiavano; con la ruota posteriore sinistra sempre sgonfia. Un mito!!!! Purtroppo era troppo vecchia per sopportare un altro anno avanti e indietro per Milano. Come mi mancherà. Ti amo tanto mia piccola Mimì. Non odiarmi!

domenica 1 febbraio 2009

Auguri Gio

Sabato io e lo Ste per festeggiare il compleanno della mia amica Gio , siamo andati a mangiare a Milano in una trattoria LIBANESE vicino a Loreto in via Accademia. Mi aspettavo un cibo speziato e con mille profumi, invece niente spezie. Buonissimo. C'erano tutte queste ciotoline con dentro varie creme di verdura, polpettine, fagiolini e ceci. Tutto accompagnato da un buonissimo pane tipo piadina. Poi abbiamo preso gli spiedini con il riso. Buonissimi anche i dolcini.
Grazie Gio per averci portato in questo bel nuovo posto.
Ari & Ste

domenica 18 gennaio 2009

Ciaspolata in Val d'Aosta

Un'altra avventuraaa...



Partiamo alle 7.00 da Lissone, lasciando alle spalle una pioggia fastidiosa, per dirigenci in Val d'Aosta per la nostra annuale ciaspolata sulla neve. Si parte dal paesino di "la Magdeleine" che siamo ancora assonnati.
Il paesaggio è stupendo anche se il Cervino è coperto. Tutti imbacuccati iniziamo a salire e a sentire caldo anche perchè la neve diventa sempre più alta e gli scarponi affondano facendoti affaticare ancora di più. Allora ci fermiamo a mettere le ciaspole. Che avventura... prima Ste ne perde una, poi la perdo io, poi mi accorgo di averle messe al contrario, poi cado perchè inciampo.... Insomma, per chi è alle prime armi , la cosa non è così immediata.
Una volta preso il ritmo però ti diverti un sacco. Entriamo e usciamo dal bosco, ci arrampichiamo sulla neve morbida. Ci soffermiamo a vedere i giochi della neve e della natura. Annusiamo i pini e ci soffermiamo a osservare le bacche rosse della rosa canina.
Arriviamo sul pianone del lago, completamente coperto di neve. Ci fermiamo a mangiare sotto i tetti delle baite disabitate e inizia a fioccare.

Che paesaggio stupendo. Ci rimettiamo in cammino molto presto perché la neve inizia a scendere più fitta. Siamo diventati 2 pupazzi di neve. Intorno è tutto bianco. Le nuvole si sono abbassate notevolmente facendo confondere i colli con la neve.
Iniziamo la discesa. Un'oretta e arriviamo al pullman dove ci cambiamo e andiamo a berci un cappuccino bollente con la panna. Ci rilassiamo un po'... ma è già ora di tornare a casa perché il pullman non si sa se riuscirà a scendere, per la neve e per le strade strette e ricche di curve. Arriviamo a casa soddisfatti e contentissimi.

martedì 13 gennaio 2009

Uno sguardo al cielo che passa





Non ho trovato parole... solo mi sono ricordato che a volte bisogna guardare il mondo da un punto di vista diverso.

Aggiornamenti dai due vagabondi

Oggi mi sono sbizzarrito ed ho finito di configurare alcuni servizi per tenervi aggiornati sugli ultimi pensieri pubblicati.
Nella colonna di destra trovate due comode funzioni:
Tieniti aggiornato con i nostri feed che permette di sottoscrivere un Feed RSS. Lo potete aggiungere alla vostra pagina personale di google, di facebook, al vostro programma di posta elettronica, su gmail, al vostro iPhone, a firefox come segnalibro live... e chi più ne ha....
(per saperne di più leggete wikipedia, o scrivetemi).
La seconda funzione di aggiornamento è una più semplice e "tradizionale" (ormai la consideriamo tale) email. Iscrivetevi con il form alla nostra news letter e quando facciamo degli aggiornamenti, sarete avvisati.
Occhio che alcune mail considerano i nostri avvisi come spam: marcateli come sicuri.
Alla prossima.
Ari&Ste

domenica 11 gennaio 2009

Domenica tra neve e polenta

Oggi, prima Domenica libera dopo un mese d'inferno. Il mio Stefino ha deciso di portarmi ha mangiare alla famosa "La Madonnina" a Barni. "Si mangia benissimo, lì è bellissimo ecc.." mi dicevano. Spinta dalla curiosità mi ha portato. Carichiamo la Vale e Cri e verso mezzogiorno partiamo.
Devo dire che la vista dalla terrazza è veramente SPETTACOLARE. Si vedeva tutto il Lago di Lecco con tutte le montagne innevate intorno. Ma l'aria pungente e il profumino che veniva dal ristorante ci ha spinto ad entrare presto. Ragazzi provate!!! E' una bomba!!! Abbiamo preso il menù da 27 euro e vi giuro che il secondo l'abbiamo quasi tutto saltato. Scoppiavamo. Davano queste porzioni che non erano abbondanti ma erano varie.
Per antipasto c'erano: cipolline, carciofi, tagliere di salumi, lenticchie e cotechino, polenta uncia (uncia, uncia, uncia), polenta con gorg....e polenta con funghi.
Primo: Risotto con scamorza e gnocchetti con crema di funghi.
Secondo: brasato, cervo, salsiccia e funghi trifolati tutto accompagnato da polenta.
Dolce e Caffè.
paperelle
tramonto sul lago
SCOPPIAVAMO. Il cibo era buonissimo anche se la sala era molto caotica e satura di gente. Ci alziamo a fatica e rotoliamo verso la macchina.


Prossima tappa...Lago del Segrino. Ci fermiamo a fare una passeggiata al freddo e al gelo sulle sponde del lago ghiacciato e ci godiamo il tramonto rosa e rosso che ci fa sperare che domani sia una giornata bellissima come oggi.
Grazie Ste.

sabato 3 gennaio 2009

Sopra la nebbia, una giornata stupenda

Venerdì, vorremmo fare una bella gita in montagna, approfittando dei giorni di riposo. Mi alzo prima delle 8, guardo fuori e vedo grigio, tutto grigio. Solo grigio.
Visto il nebbione, torno a letto. Poi ci svegliamo con calma, facciamo una bella colazione e decidiamo di partire lo stesso. Prendiamo la nebbiosa statale 36 e ci spingiamo verso la valsassina.
A Lecco troviamo coda in galleria. Ari già scoraggiata dal brutto tempo sta per desistere, MA...
quando usciamo dal Monte Barro troviamo il SOLE. La nebbia si è fermata prima e più saliamo, più il tempo migliora.
Arriviamo ai Resinelli con un bel sole, un bel freddo secco e la voglia di un bel giretto.
Sotto il sole di mezzogiorno camminiamo sulla neve in mezzo al bosco fino al bel vedere.
panorama leccheseQui c'è una vista eccezionale: la nebbia di casa è tutta lì sotto, che ricopre tutta la val padana, da Valmadrera fino al Po' ed oltre. Si vedono tutte le montagne del lago che spuntano oltre la nebbia, si vedono tutte le alpi innevate e pure gli appennini; e tutto intorno le nuvole.
Il vento le spinge verso nord. Come una corrente si insinua e si sporge sul lago calmissimo e lì si scioglie.
Uno spettacolo incredibile.
Ci scattiamo qualche foto ed arriviamo in cima al monte Coltignone.
Poi durante la discesa ci fermiamo in mezzo agli alberi e lì iniziamo ad accumulare neve, rametti ed altro materiale per poter fare il nostro PUPAZZO!
Eccolo qua, lo spirito del bosco, con il suo bel bastone ed il naso carota.
Alla fine per riscaldarci, niente di meglio di una bella cioccolata calda (con panna e dolcetto, alla faccia della dieta post natalizia).
Una bella giornata all'aria fresca; e pensare che stavamo per desistere.
BRAVI.