...a tutti voi perché scegliate la pace...

lunedì 27 agosto 2007

Non faccio più moto

... perché vado in giro solo in moto!
Beh il simpatico personaggio cantato dal sommo Elio era anche diventato un mito e rilanciato il film muto (soffriva anche le pene). Io mi "accontento" delle strofe citate; si perché preso dalla frenesia dell'arrivo dei trenta, in un impulsivo effetto di giovanilismo, ho comprato una motocicletta!
Una vera motocicletta, non 10 hp, non tutta cromata, non vuoi dirmi di sì.... no una Suzuki GSR, dal telaio in alluminio, motore da supersportiva e colore rosso come il sangue che ti scorre impetuoso (e ti si gela se devi inchiodare con l'Ari a bordo!).
Insomma, da Novembre, quando ho fatto l'acquisto ad ora, sto imparando ad usarla e sfruttarla. Noi ormai ci siamo già fatti qualche gita e spero di farne ancora.
L'altra settimana ho partecipato al mio primo MotoGiro con altri ragazzi conosciuti sul forum dei possessori della mia stessa moto. Questo è il giro che abbiamo fatto.
Ritrovati ad un benzinaio a Dalmine, io e le altre 3 moto siamo partiti alla volta del Passo San Marco. Gli altri erano decisamente più ferrati di me con le due ruote ma ho cercato di stargli dietro come potevo.
Il passo San Marco domina il confine tra la bergamasca e la Valtellina.
La discesa è molto più panoramica della salita, perché attraversa dei bellissimi boschi costeggiando la roccia.
Dopo un tentativo poco convinto di attraversar la valle per strade secondarie, ci ritroviamo a fare la provinciale fino alla salita per il passo dell'Aprica.
A metà facciamo pausa pranzo... ma è meglio non pensare alla fregatura alimentare che abbiamo preso.
Scendendo dall'Aprica e girando per il Passo del Vivione, iniziamo la parte più difficoltosa del tragitto. La strada è stretta e sale in mezzo ai boschi, ma chiaramente si arrampica su di un ripido pendio. Inizio ad accusare un po' di stanchezza e la mia guida si fa più difficile.
Troviamo il tempo per una pausa a metà di una curva, da cui si scorge una cascata che precipita dalle montagne sopra di noi.

Siamo effettivamente in alto e le foto non mostrano la vallata che si scorgeva tra gli alberi.
In cima, sbuchiamo su un grande pianoro e poi arriviamo fino al rifugio.
Pausa e poi giù in discesa, per la strada sempre stretta, sempre con curve cieche dietro cui temo sempre ci possa essere un'auto. Ma tranquillamente arriviamo a congiungerci con la statale ed il passo della Presolana.
Iniziamo a tornare, decidendo una strada più diritta e rinunciando a costeggiare il lago d'Iseo come nel progetto originale. Giusto per evitare il traffico e fare le ultime curve decidiamo di scavalcare Bergamo passando a nord sulle montagna per un ulteriore passo, di cui non so il nome; stiamo ormai consumando le nostre ultime energie (non quelle delle moto, visto che abbiamo fatto tutti il pieno dei nostri vuoti serbatoi).
Arriviamo a Dalmine e ci salutiamo. La gita è stata veramente divertente e mi ha permesso di stare a ruota a gente che veramente sa guidare.
Sono stato in posizione sella per due giorni, però...
Moto-SanMarco

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