...a tutti voi perché scegliate la pace...

domenica 25 maggio 2008

Una giornata in Utile?

Le 22.55: la giornata è finita, senza essere mai realmente iniziata. Che giornata inutile, mi viene da dire. Poi mentre aspetto Ari che torna dal lavoro alle 9 di sera di domenica, perché ha dovuto tenere aperto il santuario dello shopping in attesa dei clienti che nelle piovose domeniche di maggio non hanno niente di meglio da fare che rialzare gli incassi della nota catena di abbigliamento, davanti ad una tazza di alla pesca caldo, mentre leggo il giornale delle moto mi viene l'ispirazione.
Ogni tanto ho queste scintille, seguite dalla voglia di scrivere. Spesso sono post sul blog, eccolo appunto, a volte mail, raramente poesie.
Insomma, non so perché e non mi interessa saperlo, sento il bisogno di raccontarvi questa giornata.
E si comincia. Sveglia, colazione, Ari che si prepara. Lei va dai suoi, pranza e va al lavoro. Io mi perdo in mille pensieri e giro per casa. Sono svogliato e con la testa tra le nuvole.
Ci metto mezz'ora per prendere la moto ed andare dai miei e non vi dico quanto per vestirmi prima. Oggi non è proprio giornata, ho la testa altrove.
Arrivo a casa di Lissone, magari dopo pranzo faccio un giro in moto. È da tanto che non ne faccio uno. E subito piove.
I miei cactus! poverini hanno bisogno di cure. Prendersi cura delle piante mi aiuta e mi rilassa. Se volete un vaso con una piantina, ne ho due appena travasate.
Poi manutenzione pc mamma, pulizia di fogna in cantina, attesa che smetta di piovere.
Finalmente a casa. Mi ronza la testa e così mi sparo tre Nathan Never di seguito e un buon quarto di DueRuote. E continuo a pensare.
A cosa penso? A un po' di tutto: da "Dovrei comprare il cupolino per la moto ed il filtro dell'aria BMC (o i tubi in treccia)" fino al senso della vita mia lavorativa. Penso al futuro ma soprattutto penso allo stato presente ed al passato, alle scelte fatte ed alle conseguenze. Cerco di guardare indietro, di capire che strada ho fatto, che senso ha avuto e di motivare i cambi di direzione che mi hanno portato dove mi trovo.
Poi un pensiero, pesante come l'incudine di Will Coyote: non puoi decidere la rotta girato dalla parte di provenienza ma solo guardando avanti. C'è la nebbia certo, e le scelte di prima sono la tua nave da parecchie tonnellate: non la puoi fermare di colpo. Ma la puoi controllare.
Autoconvincimento? Autodeterminazione? Filosofia da doccia?
Non so e non mi importa saperlo. Questo pensiero mi ha rivalutato l'intera giornata. Ho uno strano sorriso stampigliato e mi sento sereno.
Arianna arriva stanca. Le preparo il .
Parliamo delle rispettive giornate e ci prepariamo per il Lunedì, che come la mezzanotte o il capodanno, fa ripartire le cose, anche se le cose non si sono mai fermate in verità.
Ecco ora sto finendo l'ispirazione; è il momento di chiudere questo commento/sfogo/pensiero/delirio.
Mettete la croce sulla casella che pensate più pertinente.
Grazie.

1 commento:

Stefano F. ha detto...

Mi lascio un commento da solo.
Bello. Bravo.
Un po' "Lo zen e l'arte di riparare la motocicletta", un po' la Legge di Murphy.
Ari mi dice: "Ma cos'hai nella testa stasera?"
Non lo so ma mi piace.