...a tutti voi perché scegliate la pace...

venerdì 11 novembre 2011

Come sto bene qui!!!!

Come sto bene nella tua pancia mammina!!!

Il termine era ieri, tutti sperano che nasca oggi 11-11-2011 ma non ha nessuna intenzione di uscire. Non ci sono sintomi e sta proprio bene dov'è. Anche perchè come dice lo Stefino..."Aspetta che cada definitivamente il governo!!!". E' già intelligente nella pancia la nostra piccolina!
La mamma però è un pò stanchina, non dorme la notte e ha vari dolorini! Anche se è contenta che stia lì, perchè è terrorizzata dal parto. Speriamo vada tutto bene! A tutte le zie e zii, dovete avere tanta pazienza...lei non ha fretta e neanche la mamma!

Gli vogliamo già un sacco di bene!

sabato 5 novembre 2011

AUSTRALIA


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Siamo un po' in ritardo di qualche mesetto (!!!!) ma ora che sono a casa in maternità posso raccontarvi com'è andato il nostro stupendo viaggio di nozze! Naturalmente le difficoltà non sono mancate (visto che abbiamo organizzato tutto noi da casa senza agenzie)... Però ce l'abbiamo fatta ed è stato incantevole!

20 Novembre 2010

Alle ore 21.10 di una fredda sera d'inverno i due burri partono da Malpensa direzione Sydney, scalo Dubai. Il viaggio è stato piacevole e neanche tanto scomodo (fino a Dubai). Ma sulla seconda tratta, l'Ari ha preso il monopolio del gabinetto perché ha mangiato il pollo al Curry e poi c'è stata una super turbolenza che l'ha fatta andare a vomitare per 9 ore consecutive. Non sono mai stata così male! Poi c'era un gruppo di musulmani che pregavano davanti ai gabinetti e dovevo continuamente disturbarli e scavallarli. Mi sono subito fatta riconoscere!!!!

Finalmente siamo arrivati. Ci ha accolto la mia grande amicona Silvia (Cippi) ed il suo allora fidanzato (ora marito) Ivan (Orsetto) nella loro bellissima casa.

22-23-24 Novembre 2010

SYDNEY. Dopo un riposino di 4 ore Silvia ci accompagna in centro dove abbiamo ammirato le bellezze della città più movimentata e dinamica che abbia mai visto. La gente è bella, simpatica, intenta a fare un sacco di sport e a godersi la giornata sdraiata nei prati. Fa caldo ma è molto ventilato; si sta molto bene. La sera i due orsetti ci accompagnano a mangiare la carne sul famoso barbecue (che qui tutti hanno come se fosse la tv!!!) e ci portano a vedere in notturna l'Opera House e l'Harbour Bridge da Circular Quay, il vecchio porto di Sydney. Ivan e Silvia sono bellissimi!

Il giorno dopo andiamo a visitare la spiaggia più famosa di Sydney, Bondi Beach, dove ci sono i surfisti e gli appassionati della tintarella. Peccato ci sia il buco dell'ozono ed il sole picchia due volte di più! Dopo una passeggiata in riva al mare, Silvia ci riporta in centro dove la salutiamo e iniziamo il nostro tour della city. Abbiamo visto l'Opera House che è stata progettata da un danese dal nome impronunciabile. Alcuni dicono che i tetti rappresentino degli spicchi d'arancia, o una folla di suore o addirittura un amplesso tra tartarughe. A me sembravano tante conchiglione giganti. Comunque è molto bella. Inoltre da lì si vede benissimo il Sydney Harbour Bridge: lo si può percorrere in auto, in treno, a piedi o in bici. Si può salire sul pilone sud-orientale oppure si può scalare!!!! Noi volevamo fare l'ultima opzione ma costava troppo.

Abbiamo visitato i Royal Botanic Gardens che vennero realizzati nel 1816 e si trovano nel cuore della città. Appena vi entri trovi un cartello che dice”PLEASE, WALK ON THE GRASS, WE ALSO INVITE YOU TO SMELL THE ROSES, HUG THE TREES, TALK TO THE BIRDS AND PICNIC ON THE LAWNS” proprio come da noi! Qui ci sono tantissime specie di alberi, fiori e arbusti, tantissimi uccelli, pappagalli, passeri, anatre e una folta colonia di…. pipistrelli giganti! Vederli lì attaccati a testa in giù sono molto inquietanti. Poi quando volano avranno un'apertura alare di 1 metro e mezzo. Ma il loro musetto è proprio carino. Mangiano bacche e frutti e si chiamano rosette dalla testa grigia. Questi animali causano gravi danni alla vegetazione e sebbene si cerchi di allontanarli, loro tornano sempre! Che carini!!!

Abbiamo visto Sydney anche da un bar panoramico al 40° piano che gira su se stesso, l' ”Orbital”. Abbiamo visto un bellissimo tramonto, ma Ivan ci ha strigliato perché eravamo in giro senza cappello e crema. Infatti il Ninni (che è delicato) ha preso un'insolazione. La Cippi prima di partire ci ha portato a vedere le Blue Mountains, si chiamano così perché prendono una colorazione azzurrata, causata dall'evaporazione dell'olio degli alberi dell'eucalipto, e le “Three Sisters” che non erano proprio niente di speciale. Siamo andati allora a camminare nel bosco e il paesaggio davanti a noi era veramente bellissimo e si perdeva a vista d'occhio tra incantevoli gole, cascate e mari di eucalipto che si estendevano all'infinito! Ci siamo fermati a Leura per la merenda... una ridente cittadina dove abbiamo acquistato il nostro primo “piccolo” souvenir.

Ringraziamo infinitamente i nostri amici che ci hanno accolto con tanto amore e sono stati veramente ospitali. Ma li rivedremo ancora dopo.

25-26-27-28 novembre 2010
SYDNEY-ALICE SPRINGS

Ci siamo spostati al centro del continente nella zona più calda e arida dell'Australia. Questa cittadina dovevamo usarla come punto di appoggio per poi partire per un tour di 3 giorni nel deserto con la tenda, invece è stata la città che ho odiato più di tutte in tutta la mia vita. Lo Ste è stato male proprio in questo paese da far-west, in questa città in mezzo al nulla, meta e base per i vari tours e ricca di gallerie d'arte aborigena che ti facevano assaporare ancora di più la tristezza del luogo. Siamo venuti in contatto con i veri aborigeni e la cosa mi ha portato così tanta tristezza nel cuore che volevo scappare!

Cos'è successo? Ste è finito all'ospedale per un colpo di calore e disidratazione. Il Povero Ninni si è accasciato in un negozio e voi non potete immaginare il mio spavento! Lì faceva un freddo porco nei negozi e sui mezzi pubblici per via dell'aria condizionata mentre fuori c'erano 40 gradi; anche all'ospedale si gelava e io vagavo per l'ospedale alla ricerca di coperte ma non c'erano e quindi ci siamo coperti di asciugamani. Io sdraiata di fianco a lui, a letto con 1 litro e mezzo di flebo, gelavo! A notte fonda ci hanno rilasciato ma è stato malissimo per 3 giorni e tre notti. Nel frattempo io, litigavo con scarafaggi e insetti vari, e guardavo gli aborigeni che passavano come zombie davanti alla nostra capannina. Purtroppo li hanno cacciati dalle loro terre, dal loro habitat. Lo stato gli paga una sorta di pensione ma questi se la bevono. Infatti sono in giro tutti ubriachi, sporchi e si trascinano. Hanno dei lineamenti del viso molto marcati e sembrano cattivi... invece sono innocui anche se ubriachi. Per questo che mi hanno fatto una gran tristezza. Stavano seduti nella polvere davanti alle grandi gallerie che esponevano i “loro” quadri che costavano uno sproposito mentre loro erano in quelle condizioni! Che tristezza. Non vedevo l'ora di andarmene!

Siamo riusciti a prenotare un tour almeno per l'ultimo giorno perché volevamo andare a vedere il parco nazionale di Uluru- Kata Tjuta patrimonio mondiale dell'umanità. Gli australiani sono super organizzati perché chi guida il pullman fa anche da cicerone e cucina per tutti, tirando fuori barbecue e cibo dalla stiva.

Dopo 2 h e mezza di deserto si ergono dal nulla le cupole rocciose dei Monti Olgas (kata tjuta) considerato luogo sacro per gli aborigeni. Iniziamo la camminata verso le Olga Gorge, una spettacolare gola tra 2 enormi cupole. Ci saranno 40 gradi ma questa volta siamo super attrezzati! La parola Kata- Tjuta vuol dire “grandi teste” che si ergono dal desolato e vasto deserto. È un luogo molto silenzioso e mistico ed io stavo benissimo! Dopo ci hanno portato a visitare il monolito più grande del mondo ULURU (Ayers Rock). È lungo 3,6 km e largo 2,4 km ed è costituito da un unico blocco di arenaria esteso per ben 5 km sotto la superficie del deserto. Incredibile! Anche Uluro è un luogo molto sacro per gli aborigeni. Infatti ci sono aree recintate dove non si può entrare e non si potrebbe fare le fotografie! Inoltre la famosa camminata verso la cima è aperta ai turisti ma sono sempre di meno quelli che ci si arrampicano. Meno male; almeno rispettano la cultura e la tradizione degli Anangu, la civiltà aborigena che ha in gestione il sito.

I colori di queste rocce sono spettacolari: rosso, arancio, viola e cambiano a secondo della luce. La sera ci fermiamo in uno spiazzo a mangiare e ad aspettare il famosissimo tramonto su ULURU. È stato veramente mozzafiato! Con il mio pupo abbracciato mi sembrava di essere in un'altra dimensione! Sono senza parole!

29 novembre 2010

Finalmente lasciamo quel posto schifoso di Alice Springs e ci imbarchiamo per DARWIN a nord dell'Australia.

ALICE SPRINGS – DARWIN.

Darwin l'abbiamo usata solo come appoggio prima di fare il tour di 3 giorni per i parchi nazionali. C'è un'umidità che ti impedisce di respirare e sei sempre bagnato.

30 nov- 1-2 dicembre 2010

Mentre in Italia nevicava, io e il Ninni iniziavamo il nostro tour organizzato in tenda nel Litchfield National Park e nel Kakadu National Park anche questo patrimonio mondiale dell'umanità. Eravamo una decina di ragazzi da tutto il mondo: Francia, Scozia, Cina, Svezia, Inghilterra, Australia ecc.. e viaggiavamo su questo camion-pulmino. Anche qui la nostra guida faceva tutto! La prima tappa sono state le Florence Fall nel Litchfield, dove immersi nel bosco abbiamo fatto il bagno sotto queste stupende cascate, con l'acqua ricca di pesci giganti! Qui non c'erano coccodrilli ma nel bosco abbiamo visto dei ragni veramente schifosi e ho visto ben due wallabi sulla strada del ritorno. In questo parco ti colpisce tantissimo la ricca vegetazione e i numerosi termitai che affiancano le strade. Le termiti creano queste composizioni di terra giganti che sembrano delle cattedrali. Se si fa un buchino si vede che escono tantissime termiti operaie. Inoltre i termitai sono allineati in direzione nord - sud. Siamo andati poi a visitare un posto di monitoraggio del parco dove c'era un gruppo di australiani-aborigeni che ci hanno fatto provare i loro strumenti musicali, anche il didgeridoo (!!??), ci hanno fatto vedere come cacciavano, come le donne creavano cesti, borse e come si dipingono il corpo per le varie cerimonie o battute di caccia, tutto con elementi della natura. La sera dormiamo nella nostra super tenda delux circondata da curiosi cangurini. Il giorno dopo prima dell'alba siamo andati al Mary River Wetland per vedere la flora e la fauna del parco. La nostra guida ci ha spiegato che i coccodrilli o gli uccelli si possono avvistare con molta facilità la mattina e la sera. Durante il giorno fa troppo caldo e gli animali si nascondono tra i cespugli e piante del loro Habitat. È qui che ho visto il mio primo coccodrillo; veramente dopo ne abbiamo visti parecchi sul fiume. Sono veramente bruttini e hanno proprio la faccia minacciosa. Inoltre abbiamo visto un sacco di uccelli mai visti prima. I fiori delle ninfee sono giganti e bellissimi. Dopo questa gita andiamo al Kakadu National Park patrimonio dell'umanità. La strada è molto pericolosa perché continuano ad attraversare la strada i canguri che invece di scappare verso il bosco passano velocissimi in mezzo alla strada. Infatti ne abbiamo trovati anche morti. Il Kakadu è coperto per l'80% da foresta pluviale temperata. Noi siamo andati a fare trekking sugli altopiani rocciosi e devo dire che è uno dei luoghi che mi è piaciuto di più di tutto il viaggio. C'era un paesaggio straordinario e un silenzio inverosimile. Sembrava di essere in una chiesa. Siamo andati a visitare poi dei siti di arte rupestre che nonostante siano fatti con colori naturali e idrosolubili e hanno un'età dai 2000 ai 6000 anni fa, erano conservati veramente bene. Le rappresentazioni sono varie: pesci, tartarughe, piante, oltre a uomini, guerrieri e mestieri. Dopo questa sudata era ora di un bagno rinfrescante in mezzo al bosco. Qui il torrente e il laghetto erano popolati da giganti innocui lucertoloni lunghi anche 2 metri.
Il nostro tour termina qui. Domani andiamo a Port Douglas.

3-4-5-6 Dicembre
DARWIN – CAIRNS (Port Douglas)

Prendiamo l'ennesimo aereo, verso est questa volta. Siamo nel Queensland. Il paesaggio cambia ancora. Siamo qui per vedere la Great Barrier Rief. Siamo passati dal deserto, alla foresta pluviale, alla barriera corallina. Port Douglas è un piccolo paese di pescatori, ed è la stazione di partenza per tante escursioni. Oltre a fare un bagno rilassante in piscina nel nostro super resort, abbiamo deciso di passeggiare sulla spiaggia chiamata 4 miles beach. Anche qui il bagno non si può fare a meno che non si abbia la muta completa o si resti nella zona delimitata dalle barriere. Ci sono le meduse e i coccodrilli. Il paesino è molto carino anche se turistico. Prenotiamo la nostra gita alla barriera corallina per domani.

Il giorno dopo siamo pronti alla settima meraviglia del mondo naturale. Questa è l'unico organismo vivente che si vede dalla spazio. Con le sue 1500 specie di pesci, 400 tipi di coralli, le 4000 razze di molluschi e 1500 varietà di spugne è veramente uno spettacolo affascinante. I pesci giganti, i cervelli, i colori e il rumore solo del tuo cuore mi hanno fatto emozionare tantissimo. Abbiamo fatto 3 immersioni in 3 posti diversi e ogni luogo aveva paesaggi differenti, pesci e coralli diversi. Il Ninni si è cimentato con la fotografia subacquea e devo dire che è stato bravissimo. Questa è la cosa che l'ha emozionato di più. Incantevole!

La sera abbiamo mangiato le nostre prime ostriche... disgustose e abbiamo bevuto la bottiglia di vino offerta dall'hotel per il nostro matrimonio. Un'altra escursione l'abbiamo fatta nel Deintree National Park, dove abbiamo passeggiato in mezzo ad alberi tropicali, abbiamo preso la barchetta e siamo andati sul Deintree river nella speranza di vedere i coccodrilli... (ma noi preparati già sapevamo che era difficile vederli perché erano le 11 e faceva caldo) e siamo arrivati a Cape Tribulation, una spiaggia mozzafiato dove la foresta pluviale tropicale incontra il mare. La sabbia finissima, il mare pulitissimo e limpido.. avevamo una gran voglia di fare un bagnetto, peccato che c'erano 2 squaletti che ci aspettavano vicino alla riva!!!! Allora ci siamo dovuti accontentare di un altro torrente gelido in mezzo alla foresta, ricco di pesci e con le farfalle blu grandi come una mano che ti svolazzavano sulla testa. La vegetazione è molto diversa dalla nostra con questi fiori multicolori e queste palme che creano degli ombrelli giganti con le loro foglie. Bellissima gita anche se molto turistica.

È l'ultimo giorno qui domani si parte per Fraser Island.

7-8-9 dicembre
PORT DOUGLAS – FRASER ISLAND

Anche Fraser Island è patrimonio mondiale dell'umanità. È l'isola sabbiosa più grande del mondo, lunga 123 km e larga 25 in cui la vegetazione è molto ricca e cresce sulla sabbia; inoltre è ricca di animali tra cui i dingo (cani selvatici molto aggressivi e pericolosi), il kookaburra (uccello della specie del martin pescatore, che ha un verso simile a una risata o a una scimmia. Lo si trova solo in Australia!) o le mini rane grandi come un'unghia. Gli aborigeni chiamano l'isola “K-Gari” che significa “paradiso” e lo è veramente! La spiaggia dell'unico molo è molto suggestiva e ci sono veramente un sacco di granchietti tondini (granchi soldato) che fanno troppo ridere e creano delle palline e dei tunnel per nascondersi appena sentono delle vibrazioni.   Abbiamo dormito in uno dei due resort, completamente eco-compatibile ma di lusso. Abbiamo fatto una bellissima escursione per l'isola visitando il Lake McKenzie, uno dei tanti laghetti di acqua piovana che stanno all'interno dell'isola. Si formano grazie allo strato impermeabile sul fondo creato da rami e foglie. L'acqua era cristallina e purissima e veniva usata come trattamento esfoliante. Ci hanno fatto passeggiare in mezzo alla fitta foresta ma prima ci hanno spiegato cosa fare nel caso d'incontro di un dingo o un serpente. Inquietante!!! In effetti la foresta sembrava quella di Jurassik park. Abbiamo visto alberi che crescevano su altri alberi che creavano divertenti liane, funghi giganti, muschi ecc... Abbiamo poi percorso la famosa 75 miles beach (ovviamente in pullman) che più che una spiaggia sembrava un'autostrada. C'erano jeep, pullman ma addirittura aereoplani. La prima sosta l'abbiamo fatta ai Pinnacles: sono rocce arenarie multicolori. Il tempo non era dei migliori! Poi ci siamo fermati al relitto della Maheno, una nave passeggeri incagliatasi su questa costa in seguito a un ciclone nel 1935, mentre veniva rimorchiata verso un cantiere di demolizione giapponese.
Abbiamo partecipato a diverse escursioni organizzate dal Resort come la gita notturna in cui abbiamo visto le volpi volanti oppure  la visita alla scoperta delle diverse vegetazioni dell'isola con 2 biologhe. Insomma non c'era proprio da annoiarsi. Siamo veramente tristi perché il nostro viaggio sta terminando. La sera ci siamo goduti un bellissimo tramonto e sembrava un sogno bellissimo! L'ultimo animaletto che ci ha salutano la notte è stato il Bandicoot ma lascio scoprire a voi che cos'è!

10 dicembre
FRASER ISLAND - SYDNEY

Ritorniamo a Sydney dai 2 orsetti. Qui visitiamo il mercato del pesce fondato da italiani ma gestito da cinesi. È impressionante quante specie ittiche c'erano. Poi ci hanno portato a Manly dove i nostri amici giocano a beach volley. Anche noi abbiamo giocato ma che fatica. La sabbia scottava tantissimo e avevo paura che il Ninni prendesse un'altra insolazione. Lui però era in forma e dopo una partita ha fatto un bagno in mare nonostante l'acqua ghiacciata! È stato molto divertente. La sera abbiamo fatto l'ultima passeggiata in centro ed un tramonto rosa stupendo ci ha salutato. Grazie Silvia e Ivan per la vostra pazienza e aiuto. Grazie Ste per i momenti bellissimi passati insieme... come sempre sei un ottimo compagno di viaggio e grazie all'Australia per averci dato una visione del mondo, della natura e della cultura tanto diversa dalla nostra.

Siamo un po' stanchi di stare sempre in giro. Torniamo a casa e andiamo a giocare a palle di neve!

11 Dicembre
SYDNEY – DUBAI – MILANO

Brrrrrrrrrr che freddoooooo!!!!!