...a tutti voi perché scegliate la pace...

venerdì 28 dicembre 2007




Speriamo abbiate passato un Natale ricco d'amore
e pieno di cibo da esplodere. Ora dovete mettervi un pò a dieta per
prepararvi al cenone di Capodanno.
Vi facciamo i nostri migliori auguri e vi abbracciamo forte.
Ari&Ste


giovedì 20 dicembre 2007

Ma che Natale pazzo!

Sono senza parole…
...sono senza parole per la gente che viene a comprare nel mio negozio nel periodo di natale. Gente che fa regali proprio perché deve farli. Comprano cose più assurde, più immediate e veloci tanto poi si possono cambiare… Non hanno più di sentimento, non ragionano con la testa, sono nervosi, irascibili e impulsivi. Si incazzano, fanno piangere le mie colleghe che sono li a svolgere il loro lavoro, che oltre alla stanchezza del periodo di maggior affluenza si devono subire insulti e malignità solo perché cercano di accontentare più persone contemporaneamente “non vede che c’ero prima io” oppure “c’è questa maglia?” senza dire ne buongiorno ne buonasera “sì, che taglia?”… la cliente ti guarda perplessa “va bene quella, tanto la può cambiare vero?”. Vi posso assicurare che la cosa è più frequente di quanto si possa immaginare.
Questo natale è proprio in preda alla pazzia. Non si fa più il regalo con il cuore o pensato apposta per le persone a cui è rivolto. L’importante è portare qualcosa il giorno della festività. Ma la cosa più assurda è che a parte questa mania da regalo menefreghista la gente è maleducata!!! Abbiamo provato a lasciare una maglietta per terra nel corridoio.. Vi assicuro che dopo mezz’ora, dopo che l’hanno schivata, scansata con i piedi, saltata, una signora l’ha tirata su e l’ha appoggiata sul tavolo. Mezz’ora. Alla fine se l’è presa la cliente più insopportabile della giornata. Tiè. Vi assicuro che anche la persona più calma, mite della terra va fuori di matto. Quindi, voglio dire a tutte le clienti che in questo natale entrano nei negozi, di non comprare. Tanto il vostro regalo non pensato verrà criticato perché una persona deve muoversi per cambiarlo, non è del colore giusto ecc… Portate un abbraccio, una carezza, un contatto fisico, una risata…penso che lo apprezzerebbero di più. Per le altre clienti quelle educate, intelligenti e che vogliono regalare cose utili e volute sono sempre benvenute. E anche se noi commesse le serviamo per 1 ora, siamo contente perché sappiamo che il destinatario del regalo sarà contento e felice perché è fatto con il cuore.

domenica 9 dicembre 2007

Da 0 a 98 cv in un anno

Era un sabato pomeriggio; un sabato di fine novembre, uno di quelli tipici per fare spese. La gente va nei negozi e compra vestiti e scarpe. Io andai in un negozio e comprai una moto.
Una svolta epocale nella mia vita. Un cambiamento cercato e voluto nel corso di almeno 10 anni, ma forse anche di più.
Quanta ansia avevo. La tensione di essere in sella ad un mezzo di due ruote capace di arrivare a 200 km/h, completamente all'aria, senza ripari di nessun genere.
Non ero abituato alle moto. Non me n'era mai importato molto anche se effettivamente rimane sempre un mezzo affascinante.
Ne temevo le prestazioni ma ho imparato a controllarle, anzi a controllarmi.
Non che vada al massimo, anzi la mia GSR è quasi sprecata, perché forse solo ora, a un anno di distanza inizio a farla girare come si deve.
Cosa volete, in fondo come dicevo, ho sempre guardato al lato utilitaristico delle due ruote, più che alle prestazioni; anche se forse nel profondo, una moto l'ho sempre voluta.
Il primo e lungo approccio: il mitico Piaggio Sì, ZAGOR come lo chiamava Silvia; se l'era fatto comprare lei a 14 anni dai nostri genitori. Quando ho compiuto io 14 anni ho iniziato ad usarlo ed ero fortunato ad averlo. Andava solo "a manetta" perché altrimenti era praticamente fermo. Una volta io ed un compagno di classe abbiamo smontato il carburatore: ci ho trovato degli aghi di pino.
Questa stessa persona una volta mi offrì di comprare la sua moto: una Honda NSR 125 elaborata. praticamente una 250! Ci ho pensato per parecchio tempo, la cosa mi faceva gola; ma poi la cosa finì lì e rimase un bel sogno.
Qualche anno più tardi rimasi attratto da un offerta molto vantaggiosa su un modello di 125 molto particolare che non fece troppo successo, io credo perché troppo all'avanguardia: il Gilera CX con il monobraccio anteriore e posteriore.
Senza elaborazioni ma senza pretese, il Sì, ha fatto dignitosamente il suo dovere fino a quando non mi ha lasciato in strada e poi non è più ripartito. Recentemente l'abbiamo dato in regalo a dei missionari per l'Africa.
Intanto la voglia di girare per le calde strade estive su due ruote era rimasta. Puntavo lo scooter Aprilia Leonardo ma non avendo soldi io per comprarlo e non volendo farmeli prestare, ho rinunciato.
Estate 2006: la decisione, l'anno prossimo metto da parte i soli e mi compro un mezzo.
Estate 2007: inizio a documentarmi e l'opzione moto diventa sempre più allettante. Mi giro i concessionari, sono interessato alla Kawasaki ER6-F (all'Ari non piaceva: "Sembra una Moto da Tedesco") ma la prima su cui mi siedo è proprio una Suzuki GSR. Sarà stato amore a prima sella? Chi lo sà.
L'ho comprata praticamente senza provarla!
Certo è che da allora mi ha proprio preso alla testa, facendomi spendere barche di soldi in accessori e facendomi aspettare la bella stagione, in cui potremo farci di nuovo un sacco di gite!!!

domenica 2 dicembre 2007

È pronta la birra!

Qualità Connoisseurs range, Pilsner (MT 1061).
Birra bionda chiara e dorata.
Gusto: Ricco e corposo.
Schiuma: Poca e frizzante.

Densità ~1014; Colore EBC minore di 7; Amaro IBU 25/35; Alcool ~4%

Produzione totale: 23L = 32 bottiglie da 0.66 cl. Tutte le bottiglie sono state lavate e sterilizzate con le soluzioni, come da manuale.

Ingredienti

Una latta di estratto liquido di malto d'orzo (1,8 Kg) e lievito più Mezzo kg di malto in polvere Muntons Ligth Spraymalt; 1 Kg di zucchero bianco; 25L di acqua naturale di montagna, presa alle fontane del rifugio Capanna Alpina di San Cassiano, Val Badia e Ortisei in Val Gardena.

Diario

14/Ott/2007: Preparazione del mosto, facendo bollire l'acqua e miscelando tutti gli ingredienti. Si mescola SEMPRE VERSO DESTRA.
Tutta l'attrezzatura ovviamente è lavata e sterilizzata. Si mette il mosto nel fermentatore a raffreddare.

15/Ott: verso sera si aggiunge il lievito, essendo il mosto alla giusta temperatura intorno ai 20°.
Nei giorni successivi la fermentazione è attiva ed il mosto gorgoglia rumoroso.

25/Ott: La fermentazione è ferma. Il mosto resta a riposare ancora per un po'.

3/Nov: Testata la densità a 1016. Mescolando il Mosto e sigillandolo di nuovo, qualche bolla torna a galla. Ancora qualche giorno di riposo nel fermentatore.

12/Nov: imbottigliamento, quando la densità è 1014. Abbiamo preparato un'etichetta bellissima, da stampare su fogli adesivi.

12/Dic: dopo quasi un mese, assaggiamo la birra. Un gusto pieno e corposo, molto probabilmente derivante dal malto aggiunto. Un buon sapore, profumo erborinato, colore chiaro ma leggermente opaco e torbido.
Tanto fondo, depositato durante la fermentazione in bottiglia dello zucchero aggiunto.
Conviene servire fredda e lasciare la bottiglia verticale per far sedimentare; oppure travasare in una brocca prima di servire.

Prossimamente

Sto pensando ad altri esperimenti tipo l'aggiunta di miele oppure l'uso di zucchero di canna al posto di quello bianco.