...a tutti voi perché scegliate la pace...

martedì 9 giugno 2009

w la Provance

Siamo a Maggio e come ogni anno io e Stefino, facciamo il nostro viaggio culturale! Siamo andati in Provenza.
Partiamo sotto un cielo nuvoloso... direzione AIX EN PROVANCE. Decidiamo dopo la frontiera di fare una breve sosta in un grazioso paesino: ST. PAUL DE VANCE. Questo villaggio su uno sperone di roccia, raccolto da una cerchia di bastioni, è molto suggestivo e incredibilmente pittoresco. Ha al suo interno tantissime viettine affiancate da botteghe di vari artigiani e artisti. Gironzoliamo un po' e poi ci fermiamo a guardare i giocatori di bocce appena fuori le mura. Molto carino.
Proseguiamo il nostro viaggio. Arrivati a Aix, il “paesaggio” cambia. È una cittadina molto caotica, ricca di bar e ristoranti soprattutto lungo corso Mirabeau. Una cosa della Francia che ci ha molto infastidito è che si paga tutto... parcheggi, autostrada (ogni 10 km bisognava fermarsi e mettere le monetine) anche l'aria che respiri... L'ufficio turistico ci ha prenotato una stanza in una “bettola”. Se vi capita di andare non pernottate all'hotel DES ARTS (45 euro). Purtroppo i B&B a differenza di tutto il mondo qui costano uno sproposito, quindi bisogna ricorrere ai cari vecchi hotel. L'unico ricordo piacevole è l'entrecote buonissima che ho divorato la sera a cena.

18 MAGGIO '09

Prossima tappa: ARLES. Questa cittadina ci è piaciuta molto. Il centro storico è ricco di viuzze con impianti medioevali, arricchiti dal teatro romano e dalla fantastica Arena. È la cittadina con più monumenti antichi romani dopo Roma. È anche la cittadina più ispanica perché si allevano i tori per fare le corride negli anfiteatri e per mangiarli. Abbiamo preso una stanza per 2 gg in un graziosissimo hotel (Regence) in riva al fiume Rodano che passa imponente e divide la città. Il pomeriggio visitiamo AIGUES MORTES (Acque Morte). Circondata da sei torri e dieci porte che si avvicendano lungo la magnifica cinta dei bastioni, è perfettamente conservata. Il nome deriva dal paesaggio paludoso che la circondava: ora è sostituito da pianure ed acqua dove si raffina il sale. È bello passeggiare con il mio burro per antiche e seducenti strade, ma ricche di turisti. Lì ho mangiato lo spezzatino di toro... buonissimo!!!

19 MAGGIO '09

La CAMARGUE. Uno dei giorni più belli che io abbia mai passato. Il fiume Rodano si apre a ventaglio in un enorme delta, dove le acque del fiume e del mare si fondono e formano un affascinante zona paludosa. Noleggiamo le bici che ci accompagneranno per 15 km nella natura verso ST MARIE DE LA MER. Sotto il sole cocente, rimaniamo affascinati dalla grande quantità e varietà di uccelli che ci circondano. Ma soprattutto rimaniamo ammaliati dalla bellezza dei fenicotteri rosa. Facciamo un sacco di foto. Il terreno è ricco di stagni salati e canali. Nei recinti si vedono mandrie brade di tori neri della Camargue; e sparsi nella pianura ci sono cavalli bianchi che mangiano. (Ma dove sono i famosi mandriani????). Arriviamo a St. Marie de la mer dove ci fermiamo a mangiare all'ombra e guardare il mare. Il 24 maggio in questo paese si festeggia Santa Sara. Per questa occasione tutti i gitani, zingari ecc... si ritrovano per fare una gran festa. Infatti, ci siamo inoltrati nel paese ma non riuscivamo a camminare perché le zingare continuavano a fermarmi per darmi delle medagliette o degli orecchini. La visita è stata breve. Prendiamo le nostre bici e torniamo indietro. Molto stanchi decidiamo comunque di vedere il lato est della Camargue in auto. Visitiamo le bianche saline di GIRAUD. La strada era molto bella, con punti dove fermare l'auto e vedere il bellissimo panorama che offriva la natura circostante. Ci è piaciuto veramente tantissimo.

20 MAGGIO '09

Oggi decidiamo di rilassaci. Ma con lo Ste è un po' difficile. Siamo due instancabili curiosoni!! Andiamo al grande mercato di Arles. Compriamo un po' di cosette e ci dirigiamo a NIMES. Ma io e lo Stefino siamo allergici al caos. Quindi visitiamo solo il monumento principale: les Arenas costruita nell'80 d.C. Era destinata ai combattimenti tra animali, tra gladiatori e corride. Poteva ospitare 23.000 spettatori. Era veramente bella e abbiamo girovagato volentieri con le nostre audio-guide comodissime. Usciamo ma... l'auto dove l'abbiamo parcheggiata???? Non trovavamo più la macchina! Ci ricordavamo solo un poster con la Bellucci e una rimessa di treni. Le viette ci sembravano tutte uguali. Abbiamo passato un'ora a fare e rifare tutte le stradine, ma nulla. Finché abbiamo descritto a un paesano, in un misto di italiano, inglese, brianzolo e francese cosa ci ricordavamo. Menomale che ha capito e ha accompagnato Ste. Che nervoso... la mia auto non ha neanche un mese di vita! Più rilassati scappiamo da Nimes per rifugiarci a UZES, un paesino consigliato dal nostro albergatore di Arles. Con una gran quantità di piccole e caratteristiche stradine, piazze e palazzi in pietra chiara, arriviamo alla splendida Piazza delle Erbe dove mangiamo circondati dai bellissimi portici gremiti di gente che discute e dai bambini che giocano a ridosso della fontana centrale. Le lucine sui platani creavano un'atmosfera veramente magica e inusuale.

21 MAGGIO '09

Il giorno dopo ci alziamo e andiamo al bar vicino alla piazza principale. Il paese era in movimento. Vari artisti avevano esposto i loro quadri nella piazza e nelle viette (ma qui la gente non lavora???). Prendiamo il vino da un produttore locale e andiamo verso il famoso PONT DU GARD. Questo ponte in realtà è un acquedotto che era lungo 50 km e serviva a collegare Uzes a Nimes con 20 milioni di litri d'acqua al giorno. Risale alla metà del I secolo d.C. Sopravvive in condizioni quasi intatte. Si paga 5 euro lasciare per l'auto e per entrare a vedere il ponte. Sotto sulle rive del fiume ci sono molte persone che prendono il sole e fanno il bagno. Noi siamo saliti su ed è veramente possente. Chissà come gli antichi romani hanno fatto a costruirlo. Ci fermiamo li a mangiare (baguette e salame) e poi Andiamo ad AVIGNONE. Imponenti mura circondano questa cittadina. Riusciamo, nonostante l'ora tarda a entrare a visitare l'imponente Palazzo dei Papi, che sembra più una fortezza. Abbiamo girato per numerose stanze ma a parte la grandezza e alcuni dettagli, il resto era tutto un po' da immaginare. I papi scissionisti restarono in questa sede staccata dal Vaticano per 100 anni circa (1309-1403). Il papato di Avignone fu presto emarginato. Siamo molto stanchi. Il riposo per noi in vacanza non esiste.

22 MAGGIO '09

La mattina finiamo di vedere Avignone. Andiamo sul Pont St-Bénézet che si erge sul Rodano con le sue arcate per metà della sua larghezza (l'altra metà fu spazzata via dalla piena del Fiume nel 1668). Fu costruito inizialmente nel 1177 e rivisto nel 1230. Purtroppo le due cappelline sono state deturpate dai graffiti degli incivili turisti. Mentre camminavamo per il paese ci ferma un ragazzo per chiederci se volevamo fare delle comparse in un documentario sul Palazzo dei Papi. Abbiamo avuto la possibilità di entrare in un chiostro ricco di rose e statue non aperto ai turisti. Siamo finiti anche in TV. Salutiamo Avignone e andiamo a visitare un bellissimo e inaspettato MUSEO della LAVANDA a Courtillon. Ci è piaciuto tantissimo perché la spiegazione era molto dettagliata e molto interessante. Menomale che anche qui c'erano le audio-guide!!! Ci hanno spiegato la distinzione delle piante di lavanda, la coltivazione, la raccolta, la distillazione e molte altre cose. Siamo rimasti molto soddisfatti. Anche se abbiamo lasciato li un capitale nello shop!!! Penultima tappa del nostro viaggio ROUSSILION. Non riuscivamo a trovare da dormire perché il paese è molto piccolo e veramente ricco di turisti che vengono a visitare le impressionanti cave d'ocra. Allora ci spostiamo più in la e finiamo a Saint Saturnin. Per fortuna abbiamo trovato da dormire a casa di una signora molto strana, ma molto simpatica.

23 MAGGIO '09

È l'ultimo giorno. La sera dovremmo essere a Loano. Torniamo a Rousillion questo piccolo paese bellissimo, con le case tutte di arenaria colore rossastro, ocra e gialline. Andiamo a visitare le famose Cave di Ocra. La sabbia è tutta rossa e le striature rossastre delle montagne sono veramente belle. Alcune colline tendono addirittura al viola. La tentazione di portare la sabbia gialla come ricordo a casa è tanta. Ma non si può. Faccio un sacco di foto perché a me tutte le cose colorate e strane mi attirano. E il paese è veramente ricco di angoli pittoreschi!!!!Mangiamo la nostra ultima baguette e andiamo verso GRASSE. Questa cittadina è famosa per la produzione di profumi. È tutta disposta a balconate rivolte verso il mare. Il nostro obiettivo era il Museo Internazionale del Profumo. Anche perché la città lascia un po' a desiderare. Al museo siamo entrati gratis ma senza audio-guide, senza spiegazione scritta in italiano o inglese, con alcune stanze in allestimento, non capivamo nulla. Insomma è stato un grande flop!!! La nostra vacanza termina a Loano. Finalmente ci rilassiamo sui primi ombrelloni in spiaggia. E dormiamo, dormiamo.
Grazie JianMiscel de Nusciatel!!!!

martedì 2 giugno 2009

Due giorni, due ruote

Mi dispiace molto aver lasciato a casa Ari da sola, ma ho approfittato del momento per fare un grasso pieno di km in sella alla mia moto.
L'idea che stavo studiando da tempo era quella di andare a Loano senza passare però dall'autostrada o dalle normali strade principali.
Così, cartina alla mano, ho tirato una linea diritta Carate-Loano. Ne è venuto fuori un bel giro che ha attraversato la pianura, tra i campi coltivati del pavese, fino ad Alessandria.
Da qui ho iniziato a fare un po di curve e coline, su e giù tra viti e splendidi paesaggi agricoli.
Se Duccio fosse stato a casa sarei passato a trovarlo; invece proseguendo fino ad Acqui Terme, ho raggiunto poi la Liguria.
Per l'ultima parte volevo divertirmi facendo il colle del Melogno : ho iniziato a fare un pezzo di strada, incrociando a volte alcune rumorosissime macchine da rally... il sospetto mi è venuto ma quando mi son trovato davanti la protezione civile ho realizzato. STRADA CHIUSA. "Ok da dove passo?" "Beh, le conviene andare a Millesimo e passare da Calizzano" "Ma scusi, io vengo da Carcare. Devo tornare indietro?!? Metter un cartello, no?".
Arrivo a Loano, passo una bella serata in pizzeria con Diana ed amici e poi a nanna presto.
Il giorno dopo men tre i ragazzi dormono, io mi rimetto in sella, faccio il pieno di benzina e focaccia e si parte per il viaggio di ritorno. Stavolta la strada è la Val Trebbia.
Loano-Genova in autostrada, con un vento della madonna, mi costa un bel po' di fatica, dovendo evitare di farsi sbatacchiare nelle altre corsie.
Da Genova seguo le indicazioni per Piacenza ed inizio a farmi le prime curve. Uno sguardo alla strada, uno al tempo che non promette bene. Infatti trovo un po' di pioggia che mi accompagna fino sopra al Passo Penice.
Da lì si scende, si risale sulle colline dei vini Pavesi e Piacentini e poi in pianura; raggiungo stanco la periferia di Milano e da lì la casuccia.
Epilogo della giornata: 2 ore di ronfata dopo una bella doccia calda.
624 km, un bel giro ed un po' di esperienza in più con la moto!

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